L'analisi impedenziometrica è universalmente riconosciuta sicura. Esiste un'estesa letteratura su lavori eseguiti con svariate tipologie di soggetti: dai prematuri sottopeso alle donne gravide, in pediatria, in gerontologia e su soggetti affetti da svariate forme patologiche. Viene comunque suggerito di evitare di fare il test se esistono defibrillatori (anche impiantati), stimolatori cardiaci del tipo "a domanda" o del tipo "DDD", anche se in oltre 20 anni di applicazioni BIA con oltre 15000 strumenti venduti, non sono stati riportati effetti avversi.
Virtualmente ogni soggetto da può essere sottoposto alla misura. All'interno di Bodygram (dalla versione 1.2 e successive) sono disponibili le normalità dell'idratazione a partire da 2 anni di età. E' in pubblicazione il lavoro che estende l'uso del Biavector anche alla fascia neonatale (fin dalla prima settimana di vita).
No, l'importante è che non interferiscano con il posizionamento degli elettrodi! Bere acqua prima del test può invalidare il risultato? No! Poiché non è stata ancora assorbita dall'organismo.
Braccia e gambe devono essere lievemente divaricate per evitare il contato tra gli arti ed il tronco. Per una distribuzione dei fluidi omogenea è necessario attendere che il soggetto sia disteso da almeno 5 minuti. I valori impedenziometrici devono essere ottenuti tra le prominenze del polso e della caviglia ipsilaterali. L'elettrodo deve essere a contatto diretto con la pelle. In caso di pelle untuosa è necessaria una detersione con alcol dei punti di repere. Anche soggetti con amputazioni possono essere sottoposti ad esame, ma è necessario applicare alcune accortezze.
Certamente! L'analisi serve a rilevare questi cambiamenti. Se ad esempio un farmaco crea ritenzione idrica o la malattia crea disidratazione questo sarà facilmente rilevato. Al contrario, nel caso di febbre o ipotermia non è possibile effettuare l'analisi poiché i fluidi variano la loro conduttività in proporzione alla temperatura.